Come dice bene Igor Sibaldi, ci vuole disubbidienza per essere se stessi, per coltivare il proprio aldilà.
La disubbidienza!
Come e quanto ci è stata, e ci è rimproverata la DISUBBIDIENZA !?
L’anima è disubbidiente, nel senso che ha la sua visione, e non la cambia perché sul giornale o in televisione «hanno detto che…», non la cambia perché chi dice di amarvi «non vuole che…» o perché è più sicuro o meno rischioso cambiare idea, sogno, progetto e seguire quello che altri vi propongono.
ATTENZIONE è bene non confondersi con il piano egoico dove questo discorso non regge e diviene arroccamento narcisistico, dettato ancora una volta da un bisogno di qualsiasi natura.
Il corpo e il movimento emotivo necessitano di nutrimento che sperimentano attraverso il bisogno, tuttavia accorgersene riduce e snellisce la smania di RIEMPIRE.
L’anima non ha bisogni, nemmeno desideri, perché non conosce lo stato di mancanza, non lo concepisce neppure, così come non concepisce il giudizio.
L’anima semplicemente sa perché è qui e dove sta andando.
Non dovremmo attendere che la scienza ci conceda il permesso per compiere ciò che è fuori dall’ordinario, per essere i leader, per crederci. Ciò di cui abbiamo bisogno non è trasformare la scienza in un’altra religione, ma di essere dissidenti, agire fuori dalle regole e dalle convenzioni, di compiere grandi cose.
Quindi lasciamo che sia la scienza a venirci a studiare e che a un certo punto dica: “Cos’è quello che hai appena fatto? Mostracelo un’altra volta!”». E' questo che accade quando arrivate alla vostra anima…
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